Titolo originale : Broderies
Autore: Marjane
Satrapi
Traduzione: Daniela
Papa
Lettering: Nadège Vainas
Adattamento e
impaginazione: Marzia Lorusso
Casa Editrice: Rizzoli
Lizard
Formato: Brossurato, 140 pagine b/n
Prezzo: € 13,00
Un pomeriggio tra signore. Ecco cos’è Taglia e cuci. Marjane Satrapi stavolta ci offre l’opportunità di
assistere indisturbati ad una chiacchierata tra comari. Nello spazio
confidenziale e solidale del salotto, da cui l'uomo è rigorosamente escluso, queste
donne si scambiano opinioni spassionate, pettegolezzi vivaci e confidenze riguardo la vita, la
sfortuna, le delusioni, il matrimonio, l’amore e il sesso. Fuori,donne
oppresse dalla società e vittime di un regime rigido e maschilista; invece a casa Satrapi, donne appartenenti a
generazioni diverse che si scrollano di dosso le scomode convenzioni sociali, per
sputtanare con tagliente ironia la meschinità e le debolezze del sesso opposto.
Ho letto Taglia e cuci dopo Persepolis. Passare da Persepolis a Taglia e cuci è stato in un primo momento … deludente. Adesso spiego le mie ragioni. Chi ha letto Persepolis ha certamente simpatizzato per la nonna di Marjane; ecco,io ho ingenuamente abboccato all’amo che la copertina di Taglia e cuci mi tendeva. Vi è infatti ritratta la mamie di Marjane in gioventù, quando era una femme fatale,circondata dagli uomini della sua vita, e io ero così entusiasta all’idea di leggere una storia ispirata dalla vita amorosa di una donna così …così! A 19 anni dopo aver letto e riletto Persepolis non nutrivo dubbi sul talento di Marjane Satrapi, ma solo dopo aver acquistato il libro a fumetti, ho realizzato che di altro si parlava; o meglio, la storia non è incentrata sul passato della nonna, piuttosto,è del taglio e cucito che si parla, di quel ricamare e tessere ipotesi e giudizi sulle storie di altri: farlo,solleva lo spirito, gli fa prendere una boccata d’aria nuova e lo prepara ad accogliere nuove stagioni della vita e nuove possibilità. L’idea non è malvagia,tutt’altro, offre spunti di riflessioni non indifferenti, a volte anche spassosi! E’ curioso come le donne in Iran differiscano poco da quelle siciliane. La seconda volta che ho letto il fumetto, ho apprezzato di più il tutto,anche perché io stessa ero più matura, diversa.
Volendo sorvolare sulla totale e quasi frustrante assenza di prospettiva e di vignette (ricordiamoci che la Satrapi nasce come illustratrice e non come fumettista), il lettering è veramente pessimo. Pessimo perché vuole ricreare la freschezza di un font manuale senza però risultare leggibile e neanche gradevole,se posso aggiungere (ma certo che posso! 3:D)
12 commenti:
Sailor Fede, grazie per avermi fatto notare la svista XD Che figura da deficiente c'ho fatto! XD Si, ho letto Pollo alle prugne :> http://robertagandolfo.blogspot.it/2013/02/pollo-alle-prugne.html
Chissà, magari se me lo trovo davanti, in libreria...
... anche se l'edizione italiana non è delle migliori a quanto ho capito :)
Moz-
ah, 'ste Donne!
^-^
Peccato infatti. Sfogliando il fumetto una delle prime cose che pensi è che sembra fatto tutto abbastanza a muzzo,con svogliatezza,tanto per farlo .-.
Tevvibili! D:D
Ho un gran bel ricordo di Persepolis, sia il film, sia il libro. Questo mi manca...
Guarda,se un amico può prestartelo,non pensarci due volte ;)
Anch'io sono studente di fumetto, ma a Milano!!
Secondo me sarà difficile che per quanto carini gli altri fumetti della Sarapi arrivino al livello di Persepolis. Lì il tema permetteva di trascendere i problemi a livello del mezzo di espressione, ma leggendo pollo alle prugne anch'io sono rimasta un po'perplessa.
Pollo alle prugne non ti è piaciuto??
Ah, siamo colleghe! :D
No, invece mi è piaciuto, l'idea è ottima, però ha tutt'altro impatto rispetto a Persepolis e quindi, come dicevi per taglia e cuci, mi ha lasciato lo spazio emotivo per guardare i difetti del disegno.
E infatti. Ah,la Satrapi! Ha avuto molta fortuna nel mondo del fumetto...
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